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Casa del custode

La ricostruzione del territorio prosegue. La parte pubblica è a buon punto, ma sussistono ancora opere che attendono di essere ripristinate riguardo alle condizioni precedenti al sisma, con interventi migliorativi. In questo elenco, figura anche la Casa del Custode: un tempo sede dell’Avis, dell’Aido e di alcune associazioni rivolte al sociale, ma dopo il sisma costretta ad essere abbandonata perché non più agibile. Il Comune è già intervenuto per la messa in sicurezza e anche per chiuderne i varchi provocati dalla caduta di finestre e grate (l’ultima volta, nei primi mesi dell’anno) e far sì che dalle aperture provocate non si verificasse la nidificazione di piccioni. Ora, però, è arrivato il momento di pensare al suo pieno recupero. Nel Piano delle opere pubbliche per il triennio sono stati circa 208mila euro di risorse commissariali, a tale scopo. «Per il ripristino di questo fabbricato, che potrebbe essere alienato o riutilizzato in ottica socio-culturale, bisogna predisporre al più presto una progettazione definitiva-esecutiva, che è il primo passo per poter procedere e affidare l’appalto mirato alla ricostruzione – rivela l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi –. L’amministrazione ha preso atto del parere dei tecnici, secondo i quali è necessario provvedere ad affidare un incarico libero professionale per via della delicatezza delle operazioni di recupero». L’edificio è infatti un’opera situata nelle immediate vicinanze del municipio ed è uno dei fabbricati storici del centro. Logico, quindi, che l’intervento di recupero debba essere calibrato alla delicatezza del caso. Il Comune di Bondeno ha individuato, secondo quanto disposto dalla determina 1051 sottoscritta dal dirigente dell’Ufficio tecnico, Maria Orlandini, l’esperto incaricato: si tratta dell’ingegner Max Ferron, il quale si occuperà della progettazione definitiva-esecutiva, oltre che dei rilievi, progettazione e direzione operativa strutturale e direzione dei lavori. Il municipio ha per questo accolto un preventivo di 15mila e 700 euro (Iva e oneri inclusi).

Scarica la determinazione dirigenziale n.1051/2018

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