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8/12: "Domeniche in biblioteca": Bergamini parla di archeologia

archeologia web

Archeologia de territorio, tra storia, tradizione e nuove tecniche di lavoro. Esiste

un mondo affascinante fatto di scavi e antichi reperti, che non finisce di stupire. Vale per gli scavi della Terramara di Pilastri, ma anche per i saggi di scavo archeologici che sono stati svolti negli scorsi mesi nelle zone attorno a Burana, nel fondo Marchesa e in località Quaranta. Il tutto allo scopo di fare luce sul mondo dell’archeologia, che a Bondeno ha padri illustri come monsignor Guerino Ferraresi (cui è dedicato il museo di Stellata) e Gianfranco Po. Proprio per questo si svolgerà domenica 8 dicembre –alle ore 16, in biblioteca “L. Meletti” – la conferenza dal titolo: “Archeologia: storia, metodi e tecniche”, con relatore Simone Bergamini del Gruppo Archeologico di Bondeno. Il quale proverà a dare una risposta ad un interrogativo vecchio come il mondo: che cos’è l’archeologia? «Una bella domanda – ammette Simone Bergamini – La risposta sembra semplice, ma in realtà è una delle più complesse che l'umanità intera si sia mai data: archeologia significa fare i conti con il proprio passato, sia quello glorioso, che quello meno nobile; significa fare i conti con i propri "passati". In quanto tale, l'archeologia è stata quasi da sempre strettamente legata alla politica, all'economia, alla società, oltre che all'arte e alla storia. Nel Duemila, fare archeologia ha assunto sfumature ancora differenti – prosegue –. Per questo, abbiamo pensato ad un percorso che, dalla nascita dell'idea di archeologia e studio del passato, che è greca antica, attraversa medioevo ed età moderna, quando l'archeologia si decodifica come disciplina, fino ai giorni nostri. Durante il tragitto scopriremo le figure che sono rimaste nel "mito" dell'archeologia, da Schliemann a… Indiana Jones. Senza dimenticare la nascita e lo sviluppo dell'archeologia nel nostro territorio». Un territorio che, a giudizio dell’assessore alla cultura, Francesca Aria Poltronieri, possiede «una vocazione tutta sua per l’archeologia, che parte da lontano e segue tutto il corso del Novecento fino a giorni nostri. In cui – ricorda – è stata riscoperta con esperienze straordinarie e comunicativamente “aperte” come la Terramara di Pilastri o i saggi di scavo nella zona di Burana. Continuare ad investire sullo studio del nostro territorio – conclude Poltronieri – significa proseguire nella riscoperta delle nostre radici culturali». L’iniziativa rientra nel programma de “Le domeniche in biblioteca”, un ciclo che prosegue con il patrocinio del municipio, ed in collaborazione con la cooperativa Le Pagine e l’Associazione Bondeno Cultura.
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