Descrizione
Il territorio di Bondeno è situato nel cuore della pianura padana, all'estremità occidentale della provincia di Ferrara, in confine con le province di Mantova e Modena. Il corso del Po funge da confine settentrionale. Il territorio non presenta rilievi di alcun tipo, fatta eccezione per le alte arginature dei numerosi corsi d'acqua che lo intersecano. A Bondeno infatti il fiume Panaro sfocia nel Po, e poco più a valle è presente il vasto alveo del Cavo Napoleonico, che collega il Po al sistema idrico delle province di Bologna e Modena. È presente poi una fitta rete di canali, il più cospicuo dei quali è il canale di Burana, residui anche di opere di bonifica realizzate nel XX secolo nel settore occidentale del comune di Bondeno. L'altezza s.l.m. del territorio bondenese va da un minimo di 5 metri ad un massimo di 14. Nonostante ciò Bondeno è considerato far parte dell'"alto ferrarese", denominazione geografico-politica con la quale viene indicata la parte occidentale della provincia di Ferrara, i cui comuni hanno creato una omonima Associazione intercomunale.
Importante centro di produzione e manifatturazione della frutta, è il più antico insediamento del territorio. Il toponimo sembra provenire dall'antico nome del fiume, Bondicus. Indagini archeologiche condotte nel territorio comunale attestano la presenza di insediamenti umani sia del neolitico (ex fornace Grandi) che di età romana (Santa Maddalena dei Mosti e Pilastri). Quella di Bondeno è una lunga storia di alluvioni e di grandi opere intraprese per difendersi dalle acque e incanalarle in modo da consentire la coltivazione. Nel Medioevo appartenne al monastero di Nonantola per donazione di re Astolfo, poi fece parte dei possessi di Matilde di Canossa che all'inizio del XII secolo fece costruire a difesa della città un castello, poi distrutto da Alfonso I d'Este.
Attorno al 1463 da un artigiano proveniente dall'officina di Gutenberg a Magonza vennero impresse a Bondeno le prime pagine stampate d'Italia.
Devastanti furono le invasioni subite dai veneziani nei primi secoli del Millennio e dai parmensi nella seconda metà del Settecento. Con la fine della dinastia estense, Bondeno passò allo Stato della Chiesa. Con Napoleone Bonaparte Bondeno venne accorpato alla Repubblica Cisalpina prima e successivamente al Dipartimento del Basso Po.
Nel 1861 Bondeno entrò a far parte del Regno di Sardegna e quindi del Regno d'Italia.
Per il comportamento delle sue genti, il Comune di Bondeno è insignito della Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione:
"Laborioso centro della pianura ferrarese, subito dopo l'otto Settembre vedeva i suoi figli organizzarsi per la lotta partigiana e sacrificava allo oppressore trentatré giovani vite per la libertà nazionale ed in difesa della dignità del suo popolo. Oppresso dal tracotante nemico che minaccioso tentava con rastrellamenti indiscriminati e deportazioni, di conculcare la fiera resistenza, seppe indomito battersi contro il duplice servaggio, riconfermando le nobili tradizioni patriottiche delle sue genti forti e generose."
Bondeno, Settembre 1943 – Aprile 1945
Nel 2010 Bondeno viene insignita del titolo di Città dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia. Un nuovo Stemma della Città di Bondeno è stato concesso con decreto del Presidente della Repubblica in data 2 Dicembre 2010, unitamente al conferimento del titolo onorifico di "Città". L'8 aprile del 2011 si è tenuto un Consiglio Comunale straordinario per celebrare l'evento con una cerimonia di carattere istituzionale in presente delle Autorità locali e nazionali.