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PROTOCOLLO D'INTESA BULLISMO

ConsiglioComRagazzi

C’è chi lo chiama bullismo, chi semplicemente una forma “prevaricazione in età giovanile”.

Quello che è certo è il fatto che si tratta di un fenomeno in forte crescita, balzato al centro delle cronache degli ultimi anni, per via del fatto che non fa spesso distinzione tra ceti sociali, interessando trasversalmente tutti. «Bondeno ha deciso per questo di aderire al protocollo d’intesa anti-bullismo della Prefettura – dice l’assessore alle Politiche sociali, Francesca Piacentini – consapevole del fatto che soltanto con un intervento corale di tutte le istituzioni, del mondo della scuola e con un approccio multidisciplinare si può cercare di contrastare il problema». In questo modo, il municipio collaborerà con tutti i partner coinvolti, ed anche con le forze dell’ordine, all’interno del “gruppo di lavoro” che dovrà mettere in campo una serie di strategie per offrire «un efficace ausilio – recita il documento – agli istituti scolastici, per contrastare e prevenire situazioni di rischio, nonché per tutelare il benessere degli alunni, all’interno (e fuori) dagli edifici scolastici». Il protocollo d’intesa è frutto del lavoro congiunto svolto da Prefettura, Procura della Repubblica, Tribunale dei minorenni, Questura, dei Comandi provinciali dei Carabinieri e della Guardia di finanza, dell’Ausl, dell’Università, dell’Ordine degli avvocati di Ferrara e di una serie di enti locali. Il Comune di Bondeno è sceso in campo per contrastare i fenomeni di “bullismo” giovanile e di cyber-bullismo (ovvero, quelle forme di prevaricazione che si svolgono in rete, spesso lontano dagli sguardi di genitori e insegnanti) già diverso tempo fa. Persino nel recentissimo regolamento di polizia urbana, che è stato riaggiornato per fronteggiare i nuovi fenomeni che si registrano nella società, è stata inserita la possibilità per gli agenti di entrare all’interno delle scuole. Per fare politiche di informazione ed educazione, certo, ma anche – in accordo con la dirigenza scolastica – per raccogliere testimonianze laddove ci sia più di un ragionevole sospetto che si sia in presenza di fenomeni di bullismo. «Sarà indispensabile, all’inizio di quest’anno scolastico – continuano Francesca Piacentini e l’assessore alla scuola matildeo, Francesca Aria Poltronieri – continuare lungo la strada di attività formative e di informazione, rivolte agli studenti, che perseguano la cultura della legalità. Allo scopo di prevenire comportamenti di bullismo e anche l’uso di sostanze tra i giovani». Attività già susseguitesi nel corso degli anni, che ora andranno moltiplicandosi. Non più tardi di un anno fa, infatti, l’amministrazione, assieme a Spazio 29, al mondo della scuola ed all’Ausl organizzò un confronto alla sala 2000, in cui fu presentato un video realizzato dal Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, per promuovere il benessere tra i giovani, con preciso riferimento proprio alla questione del bullismo informatico.
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